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E’ da un po’ che gira sul noto sito di aste online questa versione “particolare” di MMDVM, e incuriosito me ne sono fatta arrivare una dagli amici asiatici.
Di cosa si tratta? Beh a prima vista ricorda la MMDVM-PI ufficiale, ovvero la versione MMDVM senza ARDUINO DUE che si monta direttamente come shield su RASPBERRY PI, ma in effetti ci troviamo di fronte ad un altro progetto, più semplificato ma altrettanto efficace, la MMDVM_POG, che prende il nome dal suo ideatore SQ6POG.
Le differenze sostanziali fra le 2 board sono innanzitutto le CPU, tutte e 2 delle ARM CORTEX a 32 Bit (e ovviamente nessuna delle due monta cpu ATMEL AT91SAM3X8E da 84Mhz di ARDUINO DUE) che condividono il produttore della CPU (ovvero STMicroelectronics), ma modelli differenti; infatti la MMDVM-PI monta una performante cpu serie ST32F4xx da 180Mhz mentre la POG un ST32F105 dai modesti 72Mhz; l’altra differenza è sulla parte di filtraggio, la POG è molto più simile a una MMDVM SHIELD classica, ma tolto questo le differenze sono praticamente terminate.
La MMDVM_POG si presenta con una serie di led di stato che indicano, fra le altre cose, la modalità di funzionamento (DSTAR, DMR, YSF, P25) ad eccezione della nuova NXDN non ancora presente al momento della progettazione del pcb; oltre a questi è presente ovviamente un led di stato alimentazione, di attività sulla seriale, uno di ricezione, uno di trasmissione e quello dello stato del PTT. Sono presenti i soliti 2 trimmer per la regolazione hardware dei livelli di ingresso e di uscita, il pinout di tipo “dupont” con i collegamenti necessari per collegare uno o 2 RTX incluso RSSI (schema come da foto), un jumper per abilitare il bootloader del micro per programmarlo (che vedremo in seguito), sulla mia versione è stato anche installato un TCXO da 19,2Mhz per garantire la stabilità della cpu in condizioni di temperature alte. Leggi il resto di questo articolo »
Mi è capitato in questi giorni di imbattermi in discorsi con amici non radioamatori che asserivano di usare un sistema di comunicazione con i loro PMR chiamato FREE RADIO NETWORK, che permetteva l’utilizzo del pc o di comuni radio PMR legalmente dichiarate al Ministero Delle Comunicazioni per comunicazioni attraverso dei gate voip con un apposito software strutturato stile chatrooms; io ho subito manifestato scetticismo e mi sono congedato per informarmi meglio.
Il primo approccio con il sito sembra buono, infatti tengono subito a precisare la legalità della loro attività, infatti specificano che si possono utilizzare esclusivamente radio di libera vendita e con le eventuali rispettive licenze, e che queste non devono avere alcuna modifica non permessa dalla loro regolamentazione, quindi sono ammessi LPD, SRD, PMR, CB 27Mhz, queste ultime due con il pagamento dei 12 euro e della regolare concessione ministeriale, inutile dire che si possono usare anche radio radioamatoriali con licenza radioamatoriale, a patto che tutti questi dispositivi operino sulle rispettive frequenze legalmente concesse.
Mi sono poi soffermato su un punto, quello in cui parlano dell’uso del sistema con una radio collegata al pc tramite apposita interfaccia, e di creare un gateway con un ripetitore simplex accessibile a tutti attraverso questa radio connessa al PC, e a questo punto il mio cervello ha fatto delle considerazioni……
Il sistema permette l’utilizzo di radio connesse a un PC, quindi a tutti gli effetti in quel momento si sta realizzando un ripetitore simplex connesso a un gateway internet, cosa che, a norma di legge, è realizzabile ESCLUSIVAMENTE da associazioni a carattere nazionale legalmente costituite, cito testualmente il DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 5 ottobre 2001, n.447
Art. 41. – Stazioni ripetitrici
1. Le associazioni a carattere nazionale dei radioamatori legalmente costituite possono conseguire, nel rispetto delle disposizioni recate dall’articolo 8, commi 1, 2, e 38, l’autorizzazione generale per l’installazione o l’esercizio:
a) di stazioni ripetitrici analogiche e numeriche;
b) di impianti automatici di ricezione, memorizzazione,
ritrasmissione o instradamento di messaggi;
c) di impianti destinati ad uso collettivo.
2. L’installazione o l’esercizio di stazioni di radiofari ad uso amatoriale sono soggetti a comunicazione; la stazione deve essere identificata dal nominativo di cui all’articolo 37 relativo al radioamatore installatore seguito dalla lettera B preceduta da una sbarra.
Per farla breve, solo associazioni a carattere nazionale possono installare stazioni ripetitrici autonome previa richiesta di autorizzazione, con tanto di scheda tecnica del ripetitore/radio in uso e il rilascio di relativo nominativo di stazione, e devono ESCLUSIVAMENTE attenersi al piano di frequenze assegnato dal ministero; quindi, nessun cittadino, radioamatore o meno che sia, può installare a casa o in qualsiasi luogo stazioni ripetitrici autonome non presidiate, figuriamoci ripetitori su altre frequenze, che non prevedono neppure l’utilizzo di un ripetitore.
In sostanza, l’utilizzo di comunicazioni via PC è consentito, l’utilizzo del sistema mediante gateway simplex collegando una radio invece NON è concessa, a maggior ragione non è concessa su frequenza dove l’uso di ripetitori non è neppure regolamentata, ed è un discorso valido anche per altre forme di comunicazioni radioamatoriali come ECHOLINK o similari.
Questo è quanto….a voi le considerazioni….